Ga7 dà il via all’attività della fittizia azienda di biotecnologie di Manuel Ghidini, GBM. Si tratta di
un “organo aggiuntivo” per l’essere umano, erede dei dispositivi cellulari. Un chip organico
sottocutaneo che si avvale dei risultati delle ultime ricerche volte a contaminare i campi della
biologia e dell’informatica. L’incorporamento del dispositivo consente al consumatore di
effettuare tutte le classiche operazioni attualmente svolte dai dispositivi cellulari, ma con
maggiore velocità, comodità e portata informazionale. La simbiosi uomo-macchina consente
infatti scambi informazionali, tra il dispositivo e l’utente, più accurati e precisi.
Elementi scenografici delle presentazioni: Ga7, contenitore TransMedics, manifesti e spot
pubblicitari, sito GBM e profili social network.