Profilo genomico bovino modificato per massimizzare la resa lattifera.
Discendenti della frisona italiana, le vacche GBM sono mucche modificate geneticamente,
ottimizzate per la produzione di latte, nate dalla necessità di ottenere un prodotto più
competitivo in grado di tenere testa nell'attuale mercato globale. L’animale è stato addolcito
nelle forme, al fine di renderlo totalmente innocuo e più gradevole all’occhio. La rimozione del
gene yA24a, identificato come principale responsabile nella formazione delle corna, ha reso
l’ambiente di produzione più sicuro, evitando spiacevoli inconvenienti tra animali e lavoratori.
Le ridotte dimensioni permettono di ridurre enormemente gli spazi, permettendo all’allevatore
di concentrare un maggior numero di vacche. Inoltre la limitata dimensione mammellare
potrebbe far pensare che la resa lattifera scarseggi, ma ciò viene presto smentito dall’estrema
velocità produttiva dell’animale, che arriva ad essere munto dalle 29 alle 35 volte al giorno,
producendo fino a 80 litri di latte con soli 2 chilogrammi di fieno.
Tutto ciò permette alle vacche GBM di posizionarsi ai vertici della classifica TOP 20 ANAFI
(Associazione Nazionale Allevatori della Razza Frisona, Bruna e Jersey Italiana). Generando talvolta entusiasmi o scontri.